Per la sua decima edizione, l’Unlocked Music Festival ha messo a segno un grande colpo, portando in Italia niete meno che Peggy Gou, la DJ più cool del momento, in testa a tutte le classifiche di elettronica con l’onnipresente “(It Goes Like) Nanana”.
Il DJ set di Peggy Gou si è svolto su un palco all’interno dell’Area Archeologica di Selinunte, in Sicilia, in una affascinante commistione tra il suo show hi-tech e la cornice di una meraviglia architettonica dalla storia millenaria.
Massimo Tomasino, LD dell’Unlocked Music Festival per il secondo anno consecutivo, ci ha descritto il setup illuminotecnico, ma anche il valore simbolico e culturale di questo evento unico.
“Fammi ampliare il discorso al contesto – il sito archeologico di Selinunte – in cui si è svolto l’Unlocked Music Festival. Quando si crea un disegno luci in una location così suggestiva, un vero patrimonio artistico e storico dell’umanità, non è come farlo in un palazzetto dello sport o in uno stadio. L’approccio è molto più meditato – il mio lo è stato – nei confronti di questa meraviglia architettonica che fa da cornice al tuo lavoro.
É la seconda volta che creo il light show di questo evento (l’anno scorso la star era Paul Kalkbrenner, quest’anno Peggy Gou), pensando al palco, all’artista e a come integrarmi ed esaltare la sua musica con la luce. Ma quando guardo lo stage e vedo sullo sfondo, alla sua sinistra, il Tempio di Hera, una delle più straordinarie meraviglie dell’architettura greca in Italia, non posso rimanere indifferente; mi sento un pò come se stessi nascondendo quei monumenti, quel posto bellissimo.
Perciò ho proposto agli organizzatori dell’evento (V. Grasso e F. Lo Cascio) una forte integrazione tra l’Unlocked Music Festival e la location in cui si svolge, il Parco Archeologico di Selinunte; l’obiettivo è quello di far risaltare questo patrimonio storico fantastico, valorizzandone tutti gli elementi architetturali con un’illuminazione attentamente studiata, con accurate mappature, creando impensate sinergie tra il festival di musica elettronica e la millenaria area archeologica che lo circonda.
L’organizzazione ha risposto positivamente; aspettano le mie proposte per presentarle al Direttore del Parco Archeologico, in modo da definire se e come implementarle nell’edizione 2024 del Festival, che comincerà il prossimo 10 Agosto e dovrebbe essere esteso a tre giorni.
Per quanto riguarda l’installazione illuminotecnica che ho disegnato per l’Unlocked Music Festival 2023, ho utilizzato per la prima volta, e con ottimi risultati, i Color Strike M di Chauvet Professional, che mi sono stati forniti da AMG International.
Li avevo solo visti in concerto e mi facevano gola, non vedevo l’ora di usarli.
Ne ho installati 32, di cui 5 in verticale a sinistra e 5 a destra dello stage, fissati su braccetti; 7 sul floor davanti al palco, fronte pubblico; altri 12 frontali verso il pubblico fissati alle americane che facevano da cornice ai 3 LED wall centrali.
Ho controllato i Color Strike con la mia Grand Ma 3 Full, in modalità 30 canali; ho usato 3 zone di pixel mapping nei plate RGB e la strobo lineare bianca, giocando contemporaneamente con i colori e con il bianco della strobo, creando effetti di mapping, chase, random, estremamente dinamici ed efficaci.
Il vero asso nella manica dei Color Strike è poprio l’unione dei pannelli LED RGB e delle strobo bianche; la possibilità di utilizzarli in maniera indipendente e di combinarli come vuoi, con due effettistiche e dimmerazioni autonome; in certi momenti dello spettacolo, quando sugli effetti di pixel mapping dei colori accendevo gli elementi strobo centrali con un ritmo rapidissimo, l’effetto era pazzesco.
L’evento è cominciato alle 3 del pomeriggio; ho fatto la prima parte del light show solo con i Color Strike M, e nonostante ci fosse tantissimo sole, quelle macchine si vedevano benissimo, delle bombe.
Sono rimasto veramente stupito dalla loro luminosità: nel pieno dello show, la sera, io ero in regia, a 60 m dal palco; il pubblico – non meno di 22.000 persone – si estendeva per altri 150 m dietro di me; ebbene, quando accendevo i Color Strike M con il bianco, li illuminavo a giorno!
Sono rimasto così soddisfatto dei Color Strike M che li ho già richiesti per il concerto clou del tour di De Gregori e Venditti, il prossimo 9 Settembre a Teramo.
Il light show dell’Unlocked Music Festival è stato tutto live; l’unica cosa in synch erano i contributi video (già pronti) durante l’esibizione di Peggy Gou, il resto l’ho fatto tutto in diretta. Peggy mi aveva inviato i brani in scaletta – che in parte conoscevo per avere realizzato i light show di altri festival di musica elettronica – e mi ero preparato una serie di macro dedicate.
Mentre dalle 15 a mezzanotte, prima che entrasse in scena la star dell’evento, ci siamo occupati integralmente dello show, dalle grafiche al lighting. Sono rimasto dietro la consolle per 11 ore di fila, è stata abbastanza dura, ma mi sono davvero divertito.”
Evento: Unlocked Music Festival 2023
Location: Parco Archeologico di Selinunte (TP)
Lighting Designer: Massimo Tomasino
Service: AMG International
Foto: Paolo Castronovo e Riccardo Parrinello
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